Italia, Paese di anziani
È ufficiale, e non è nemmeno una novità, che l’Italia rappresenti uno dei Paesi più vecchi al mondo, nonché il più anziano d’Europa. E non ci si riferisce al fatto che il nostro sia un Paese vecchio essendo stato uno dei fondatori del continente, ma si parla della popolazione contenuta al suo interno. Si pensi ai prestiti pensionati, per i quali non è un caso ne vengano consessi sempre più spesso, sostituendo quelli, una volta, dedicati unicamente ai dipendenti e riluttanti nei confronti dei pensionati.
Il Paese più vecchio d’Europa e le pensioni l’unica certezza
La popolazione anziana in Italia aumenta di anno in anno. Se fino a 30 anni fa poteva essere considerata “vecchia” una persona su 10, oggi si è arrivati a una su cinque e si prevede già che, fra altri 30 anni, questi dati saranno ancora più favorevoli nei confronti degli anziani, i quali rappresenteranno un terzo della popolazione italiana.
Il fatto che gli italiani siano più longevi di altre popolazioni, non è un dato negativo. Lo diventa, però, quando si scopre che il motivo per cui le persone anziane superano il numero di giovani è perché questi ultimi non fanno più figli. Insomma, ancora una volta la responsabile è la crisi economica, che impedisce alle giovani coppie di procreare, poiché non avrebbero la possibilità di mantenere un terzo membro all’interno del nucleo familiare.
Ma, se le possibilità economiche continuano a diminuire per i giovani, la certezza degli anziani ha portato le banche a offrire finanziamenti esclusivi a questa categoria. Si pensi ai prestiti pensionati, che vengono concessi sempre più spesso, col trascorrere degli anni. Il motivo, oltre all’aumento del numero di persone anziane, è la sicurezza economica di queste ultime. Se un dipendente si trova sempre sull’orlo dell’incertezza sul fatto se manterrà ancora a lungo il posto di lavoro, un pensionato, al contrario, ha la sicurezza che nessuno potrà togliergli la pensione e questo le banche lo sanno bene.
Insomma, i dati non sono a favore del nostro Paese, conosciuto da anni per questo suo primato che, adesso, si sta accentuando maggiormente, dirigendosi verso un Paese dove saranno gli anziani a rappresentare la maggioranza.